La stazione di Caugliano

Geografia

L’area  prende il nome dal vicino borgo di Caugliano. E’ posta  su un versante sud-occidentale di un sistema collinare che scende  dai Poggi della Carpineta (486 m s.l.m.) (44°13′ 04″ N, 10°06′ 25″ E, 250 m a.s.l.) sulla sponda sinistra del Canale del Pasino. La sua giacitura è collinare.

Flora, vegetazione
e paesaggio

L’area di Caugliano appartiene al sistema delle colture miste del paesaggio toscano. E’ caratterizzata da un mosaico di oliveti e vigneti  frammisto a estesi boschi e recenti boscaglie. Un evidente stato di abbandono delle pratiche agricole riduce la diversità ecologica dell’area.

I boschi sono dominati dalla roverella (Quercus pubescens), dal frassino (Fraxinus ornus) e dal carpino nero (Ostrya carpinifolia). Molti dei boschi attuali sono ex castagneti da frutto abbandonati da molti anni.

La fauna e la sua ecologia

Il santuario offre una grande varietà di cibo tutto l’anno ad una ricchissima fauna. Praticamente si può incontrare in ogni periodo dell’anno la maggior parte della fauna vertebrata italiana dagli ungulati (cervo, capriolo, cinghiale) a medi e piccoli carnivori (lupo, volpe, donnola, faina, tasso). In particolare sono stati osservate oltre 56 specie di uccelli.

Durante il periodo riproduttivo si possono incontrare merlo, pettirosso, capinera, picchio verde, cinciallegra, cinciarella, verzellino, rondine comune, torcicollo, upupa, rigogolo, ghiandaia, cornacchia grigia, corvo imperiale, storno, rampichino, zigolo nero, colombaccio, tortora. Tra gli uccelli rapaci nidificano poiana, sparviero, lodolaio e biancone, mentre civetta, barbagianni e allocco sono tra i comuni rapaci notturni. In certi periodi si possono osservare le aquile.

Guida all’ascolto della stazione di Caugliano

La stazione di ascolto è posta in prossimità di un edificio in legno un tempo adibito a stalla. Il paesaggio sonoro del santuario riflette la presenza dell’uomo con le sue attività di coltivazione. Si possono sentire i suoni degli attrezzi agricoli intervallati ai canti degli uccelli, e alla voce dei residenti, al suono delle campane della vicina cittadina di Fivizzano. L’attività canora (biofonie) è quindi intervallata ai suoni delle attività umane (tecnofonie) e al suono delle acque correnti del T. Rosaro (geofonie).

Questo sito è anche sede di una permanente sperimentazione di ecosemiotica dell’Università di Urbino, tesa a meglio comprendere le relazioni tra comunicazione animale e comportamento umano in un’ottica di conservare il valore culturale e la biodiviersità. Una stazione metereologica consente di raccogliere in tempo reale i parametri meteorologici e di correlarli all’attività sonora degli animali. Il periodo migliore per l’ascolto è la primavera all’alba, e durante le serate estive per udire il canto del grillo degli alberi.

I suoni udibili in streaming sono regolarmente archiviati e messi a disposizione di studiosi ed esperti.

Altre informazioni

Il sito può essere visitato da gruppi organizzati (scuole) e da singole persone interessati ad approfondire la correlazione tra attività umana e ambiente previo contatto. Materiale di documentazione sui santuari rurali e sull’ecoacustica sono disponibili per approfondimenti.

Contatti: almo.farina@uniurb.it

Ascolto in diretta

17 Settembre 2024 7:40 PM

ASCOLTA IN LIVE STREAMING

Specie canore

Usignolo del Giappone

Leiothrix lutea

Codibugnolo

Luscinia megarhynchos

Verdone

Chloris chloris

Sterpazzola

Sylvia communis

Cardellino

Carduelis carduelis

Upupa

Upupa epops